Solitaria, malconcia ed abbandonata. Eppure la chiesetta di Sant’Antonio Abate nel comune di Palazzolo, esprime ancora un fascino particolare.
Le prime notizie come luogo di culto risalgono al 500, ma solamente nel 1856, il nuovo proprietario del fondo boschivo, il conte Ferdinando di Colloredo, decide infatti di ripristinare seriamente l’edificio sacro. La ricostruzione è attestata da una lapide, recentemente asportata ( ma dai!?) “SACELLUM DIRUTUM / D. ANTONIO AB. DICATUM / FERDINANDUS COLORETUS / RESTITUIT A.D. MDCCCLVI”. Da qui, nacque la nuova storia della Chiesa di Marianis, finita in ristrutturazione anche nel 1925 e infine nel 1996 quando ha guadagnato un tetto nuovo.
Nel 1993 la chiesetta ritorna improvvisamente agli onori della cronaca, attraverso la scoperta su una parete di una scritta a matita. E’ datata 1916 ed è sopravvissuta nell’abbandono dell’edificio. In quell’anno di guerra, era accampata nella zona Volpares Marianis, la Brigata Bari della Terza Armata. Il testo è una preghiera: “Pregate tutti il buon e antico Santo acciò finisca questo macello per il bene di noi tutti e delle nostre famiglie“. Firmato: soldati Frizzole Edoardo e Porzionato Carlo (7 gennaio 1916), soldati Ghintini Luigi e Baldrini Luigi (18 marzo 1916). Sfortunatamente, oggi, l’iscrizione, nella parete umida e scrostata della chiesa, non si vede più, è quasi dissolta. Rimangono visibili il nome Edoardo e l’anno 1916.
Allo stato attuale, la consacrazione al santo protettore degli animali (anche se domestici) è decisamente adatta, dato che gli unici che frequentano la chiesetta sono proprio gli animali selvatici che lì trovano riparo. La sua bellezza sta tutta nel sovrapporsi di stili architettonici e nella sua completa solitudine, al termine di un breve filare di alberi e in una zona piena di case coloniche abbandonate. Diventa davvero suggestiva e quasi romantica al tramonto, con il suo scostato silenzio. Facile da visitare, sempre.
DOVE;
Da Piancada seguendo la SP122, appena passati Nogali Braide, girare a sx su strada bianca. Da Muzzana attraverso la Ciclovia\Boscovia\Romea Strata, passato il Bosco di Avronchi e il ponte sulla Muzzanella, girare su strada bianca a sx.