Questo piccolo cimitero campestre, si trova in una posizione suggestiva, isolato in mezzo alle vigne e lontano dall’abitato di Sanguarzo per qualche centinaio di metri, è adiacente alla più antica chiesetta di S. Floreano.
Il camposanto ha un recinto funerario a pianta quadrata, con tumuli disposti in maniera ordinata e comprende sepolture a cavallo tra l’8 e il 900, un periodo di tempo abbastanza ampio che permette soprattutto di scoprire i diversi stili in voga per le manifatture funebri; da Lapidi configurate a sarcofagi con iconografie classiche, colonne e stili liberty, cenotafi a muro in cui si innestano altorilievi, fino alle più semplici e moderne lapidi ed alcuni putti.
In fondo un paio di cappelle funerarie con sarcofagi ed episodi d’arte funeraria (scultorea) degni di nota, anch’essi appartenenti alla prima parte del Novecento. Tra le due cappelle si erge la piccola chiesa interna del cimitero.
Interessante anche il piano espressivo delle epigrafi; le parole che vi si leggono, immortalate nel marmo, evidenziano anche la diversità di atteggiamento di fronte al lutto di quel tempo. Espressioni così ricche di afflato, di sentimento e commozione riflettono, una vera spontaneità affettiva e forte pietà per le morti siano esse civili, militari, giovanili o infantili.
Peccato solo per lo stato di cura del cimitero che lascia un po’ a desiderare..nel corso del tempo alcune statue hanno perso pezzi, quasi tutte le lapidi hanno segni di smottamenti e le cappelle ed i sarcofagi sono aperti, violati già da parecchio tempo, per fortuna senza ulteriori sfregi.
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