Le feste natalizie sono un concentrato di amore, dolcezza e buoni propositi, la tradizione prevede che ci si voglia tutti bene e che si compiano gesti ripieni di sentimenti. A Bagnoli, in Val Rosandra, no.
In particolare, il 26 dicembre, nella giornata di Santo Stefano, ha luogo una tradizione, che è un unicum nella zona del nord est italiano. Parliamo del lancio delle mele. Cosa curiosa, non fosse che le mele vengono scagliate con vigore ad altezza uomo! (principalmente d’uomo).
La tradizione vuole che Santo Stefano, primo martire del cristianesimo, accusato di blasfemia dal sinedrio, venne condannato a morte ed il popolo lo torturò simpaticamente gettandogli dei sassi come da classico rito di lapidazione. (Uno dei suoi principali inquisitori fu Saulo di Tarso, che poi diventerà San Paolo. Così per dire eh..)
Comunque, a Bagnoli viene messo in scena questo tragico evento storico nella centrale piazza, ma non con sassi e le pietre bensì con le mele, un alimento che nella zona, nel corso dei secoli non è mai mancato e che poteva avere del surplus. In alternativa all’uso delle mele, in passato si usavano anche altri frutti e cibo, come ad esempio le rape lasciate a maturare nelle case.
A questa simbolica battaglia partecipano tutte le ragazze nubili del paese di Bagnoli, che raggiunti i 16 anni di età, o nell’anno della classe dei 16, entrando a far parte delle “Dekliška Boljunec“. Queste ragazze quindi non maritate, dopo un primo contatto, appuntamento o flirt con un ragazzo per cui hanno un certo interesse, acquistano per tradizione una mela (o delle mele) che saranno utilizzate al momento giusto come una sorta di freccia di cupido ad uso di richiamo per il ragazzo\i che piace alla giovinetta.
Il giorno di Santo Stefano quindi, la battaglia si svolge così: le ragazze si scagliano prima le mele a vicenda, successivamente la violenza viene rivolta ai ragazzi del paese ed infine agli altri spettatori presenti, compresi bambini ed anziani che a loro volta rispondono all’attacco, lanciando anche loro le mele. Se una ragazza colpisce un ragazzo (o uno dei ragazzi) con cui ha avuto il flirt, quello sarà allora, secondo la tradizione, il suo futuro marito. Per dare un tocco di magnificenza all’evento, durante tutta la battaglia risuonano come soundtrack le campane della chiesa di Bagnoli.
Nel pranzo collettivo precedente la guerriglia, si nomina anche la nuova “frejla”: solitamente è la prima ragazza che in estate ha raccolto\comprato una mela. Quest’ultima guiderà le ragazze della classe delle sedicenni e si occuperà delle attività di preparazione alla battaglia di Santo Stefano fino alla prossima estate, quando le ragazze sceglieranno una nuova “frejla”. In caso contrario, i membri della veglia di Natale ne nomineranno una d’ufficio.
La maggior parte delle notizie riguardanti l’antica tradizione del lancio delle mele di Bagnoli, è in sloveno, ma potete trovare un video di questo evento al link sottostante.
Dove;
Bagnoli della Val Rosandra, il 26 Dicembre.
Per approfondire;